Floreana<p>Lo stato attuale della mia ricerca di lavoro è il seguente:</p><ul><li><p>4-5 candidature aperte a cui riceverò risposta, se va bene, tra uno-due mesi, perché col pubblico impiego è così. </p></li><li><p>Tab aperte e raggruppate di siti di enti per cui mi piacerebbe lavorare, ma che al momento non hanno ricerche in corso.</p></li><li><p>Iscrizione alle newsletter di lavoro di N altri enti per cui mi piacerebbe lavorare.</p></li><li><p>Innumerevoli email da 3-4 portali di ricerca lavoro che ogni giorno mi mandano i nuovi annunci per le aree che ho selezionato.</p></li></ul><p>Le candidature "lunghe" sono quelle che mi interessano di più e nelle quali ripongo più speranza: quelle sono le posizioni che mi piacerebbe davvero "vincere" (sono tutti lavori in biblioteca <3).</p><p>Le cose che ricevo per email sono quelle di "ripiego": roba che non mi darebbe gioia fare, ma che farei lo stesso unicamente per guadagnare il pane. Queste sono posizioni dove sia richiesta la lingua italiana (poche e quasi tutte markettare, schifo) e lavori nella produzione, ché il lavoro intellettuale non ho più nessuna voglia di farlo per aziende private. Giusto il mio lavoro manuale sono disposta a dare loro, mi sembra la cosa più onesta e straightforward.</p><p>Comunque aspetto fino alla fine di luglio, intanto continuo a tenere d'occhio le cose che mi interessano davvero e a candidarmi dove il cuore dice "sì". Se entro luglio non si è smosso niente, fisso un appuntamento con la mia referente dell'Agentur für Arbeit e mi faccio consigliare. Non ho molta voglia di fare minimo due anni di Ausbildung (praticamente formazione lavoro), con tanto di esame finale, ma forse ci sono vie più brevi per riuscire a fare quello che voglio fare.</p><p>Non è il momento migliore: i fondi alla cultura sono stati tagliati e non mi aspetto le cose vadano migliorando con un governo conservatore di destra (anche se quello del Land Berlin è al contrario rossissimo, quindi chissà). Ma sono incapace di mettermi a fare lavori per i quali non riesco a trovare il benché minimo motivo di interesse. Da un lato è un limite, dall'altro è l'unico modo per tollerare la schiavitù salariale.</p><p>Se devo essere costretta a lavorare, almeno che ci trovi un senso.</p><p><a href="https://poliversity.it/tags/lavoro" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>lavoro</span></a></p>