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#storia

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Una volta, non molto tempo fa, nelle strade di Palermo risuonavano voci forti e appassionate che si mescolavano al suono di una chitarra e al fruscio della gente che si avvicinava curiosa.

Bastava un angolo di piazza, un cartellone dipinto a mano e una voce calda ed era come se il mondo si fermasse.

Erano i Cantastorie, figure che Palermo conosceva bene, ogni quartiere, dalla Kalsa al Capo, aveva il suo angolo dove questi artisti si fermavano a raccontare.

Non si limitavano a “cantare” storie, le facevano vivere, le sentivi nelle loro voci, nei gesti delle loro mani, negli occhi, narravano di amori perduti, di eroi coraggiosi, di santi e delinquenti, di fatti che erano accaduti davvero o magari no, ma che tutti amavano ascoltare.

https://www.panormus.blog/articoli.php?post=palermo-e-i-cantastorie

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Palermo, le carceri di Palazzo Steri Chiaramonte e il tribunale dell'inquisizione

Stasera su Rai Storia alle 20.30 si parlerà del Carcere di Palazzo Steri, utilizzato dall’inizio del ‘600 alla fine del ‘700 dall’inquisizione spagnola per imprigionare tutti i cittadini scomodi per la vita sociale, politica e soprattutto religiosa, dell’antica città di Palermo.

I graffiti riscoperti, durante il restauro del Palazzo, ci comunicano pensieri e stati d’animo struggenti, che arrivano a noi in modo diretto, opere realizzate nel buio per rimanere nel buio, che ci raccontano il dramma della prigionia più infame, perché spesso ingiusta.

Ne ho parlato sul mio blog:
https://www.panormus.blog/stories.php?key=il-carcere-inquisizione-a-palazzo-chiaramonte-steri

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La leggenda dei diavoli del Castello della Zisa di Palermo

La leggenda racconta anche che, chiunque provi a contare il numero esatto dei Diavoli della Zisa, non ci riesce, questo perché questi iniziano a muoversi e mescolarsi.

Inoltre se il giorno dell’Annunziata (25 marzo) i Diavoli vengono fissati troppo a lungo, inizieranno a muovere la coda o storcere la bocca.

https://www.panormus.blog/culture.php?id=la-leggenda-dei-diavoli-del-castello-della-zisa-di-palermo


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Palermo, la bambina col pallone, di Letizia Battaglia

In ricordo della fotoreporter Letizia Battaglia c'è una sua foto, scattata in un vicolo del quartiere Cala di Palermo, "La Bambina col pallone".

Quello scatto del 1980, divenuto celebre perché scolpisce il volto pulito di una bambina, diventa il simbolo della speranza e del futuro delle palermitane.

Foto legata ad una bella storia di vita, perchè Letizia non aveva mai dimenticato quella bambina e, attraverso la trasmissione "Chi l'ha Visto", 40 anni dopo si ritrovarono.

https://blog.panormus.noho.st/la-bambina-col-pallone

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In questi giorni, cinque anni fa, montava la pressione di Confindustria sul governo Conte in previsione del decreto di chiusura delle attività produttive, che sarà poi approvato il 22 marzo:* non si poteva chiudere tutto; bisognava posticipare il decreto per considerare meglio la lista delle chiusure, e così via. Negli stessi giorni, si pensava si stesse per raggiungere (o si fosse appena raggiunto) il picco dei contagi

web.archive.org/web/2025031819

web.archive.org/web/2024112619

* gazzettaufficiale.it/eli/id/20

La Nazione · L'appello: "Aziende aperte, altrimenti perderemo clienti"By SILVIA BINI